lunedì 15 aprile 2024

UMBERTO RIVA ROAD TO PARIS 24

CLOSE UP :L'INTERVISTA IL DURO LAVORO CI AVVICINA A PARIGI 2024" di Giulia Iannone "IL DURO LAVORO CI AVVICINA ALL'EVENTO A 5 CERCHI"...
E' questo il "nocciolo"della conversazione telefonica, speranza e motivazione che dà nuova linfa e vigore all''azzurro del completo Umberto Riva, oggi, poco tempo dopo aver conquistato l'ottava posizione nel 4 stelle corto, disputato in Olanda. Ecco allora il commento del nostro atleta che su Falcon- che io ribattezzerei "Millennium Falcon" come la navicella spaziale di guerre stellari, dotata di un equipaggio eccezionale- ha confermato la qualifica olimpica per Parigi. Subito a caldo, Umberto ci ha inviato i pensieri ed i commenti post gara, da bravo cavaliere del segno della Vergine, persona seria, prudente, disciplinata, ordinata e rigorosa. Di seguito cosa ci ha raccontato... -Vediamo in primis cosa rappresenta questa gara 4 stelle corto nell'ottica della strada verso Parigi: conferma della qualifica del' 23 e conferma dello stato di forma del binomio? "Siamo molto contenti della qualifica. Come ci eravamo già detti in precedenza, è la conferma necessaria per le prossime Olimpiadi in Europa. Bisognava confermare con un 4 stelle corto. Siamo riusciti a farlo, ed anche alla grande, direi!" - Come ti sei preparato per questo evento olandese? "Ci siamo preparati molto sul salto ad ostacoli, devo ammettere. Quindi siamo molto contenti della performance della prova di concorso. " - Sintesi commento e bilancio delle tre prove? Un ottimo netto in concorso la ciliegina sulla torta, è vero? " Iniziamo a raccontare dall'ultima prova, nella quale è uscito il doppio clean round. Posso sottolineare che non era facile: era un bel giro, salti pari, anche difficile stare nel tempo, poi hanno cambiato il tempo massimo a gara in corso. Era 79 poi lo hanno passato ad 81/82. Era un giro complicato. Cross...terreno fantastico. Abbiamo galoppato bene, vedendo i video si evince che Falcon ha fatto davvero un ottimo approccio a tutti i salti e tutte le combinazioni le ha prese molto bene. Cross piacevole, il tempo non siamo riusciti a rispettarlo, però non è mai facile nei 4 stelle corti, poi ad inizio stagione, una gara con molte curve, tanti salti ravvicinati, tre passaggi di acqua era piuttosto complicato, ma rispetto a tutti gli altri comunque, ho fatto un buon tempo. Sul dressage, si è vista qualche "allegria "di troppo del cavallo che era molto contento di uscire, sapeva benissimo che stava gareggiando in una gara di completo, ha fatto 2 errori che hanno, purtroppo, abbassato di molto il nostro punteggio, ma ha fatto vedere anche cose molto buone. Quindi siamo molto contenti per il lavoro che sta facendo, basta togliere quelle sbavature e sicuramente riusciamo a raggiungere buoni punti" - Trentasette binomi di altissimo livello, una categoria in cui c era molta competizione? "Si, la gara era piuttosto competitiva, lo dimostra il fatto che dopo il dressage, da 14mo, facendo una buona gara cross e salto ostacoli, fatti bene, sono riuscito a risalire solo all'ottavo posto. Solitamente si recupera anche di più, questo dimostra che il livello dei binomi presenti in categoria, americani, neozelandesi, francesi, tedeschi...dunque un buon mix di stili e nazionalità, era davvero performante" - cosa significa questo ottavo posto per te e in termini di qualifica? "Questo ottavo posto significa tantissimo, desidero rimarcarlo. È la conferma che abbiamo lavorato e stiamo lavorando nella giusta direzione, le sensazioni nelle tre prove, sono state tutte ottime a dimostrazione che il duro lavoro che stiamo svolgendo ci avvicina al nostro sogno olimpico" - adesso come procederai e cosa prevede il tuo programma di avvicinamento olimpico? "L'idea con Falcon è di dargli qualche giorno di relax, poi ricominciare a lavorare a casa, uscire e fare qualche gara di salto ad ostacoli , mantenere il lavoro in dressage, mantenere il lavoro di fiato e poi faremo il punto con la Federazione e vediamo con loro quale sia la gara migliore per il cavallo. Sicuramente faremo un altro 4 stelle prima delle Olimpiadi. Vediamo con la Federazione di scegliere la gara più adatta a lui" All Photo credit : Manuela Ravalli, che ringraziamo per la collaborazione.

venerdì 12 aprile 2024

LA CINA ASSOLDA TECNICI E CAVALIERI DALL' ITALIA

LA CINA ASSOLDA TECNICI E CAVALIERI DALL'ITALIA. Matteo Zoja , ISTRUTTORE E CAVALIERE, DAL PIEMONTE PARTE VERSO L 'ORIENTE. Di Giulia Iannone
La terra del Dragone, potenza economica e tecnologica in ascesa, inizia ad importare i simboli di benessere, ricchezza e lusso occidentale. Tra essi, gli sport equestri, il salto ostacoli in maniera precisa, disciplina entrata a Shangai circa 20 anni fa. Non è solo una faccenda di sport, passione, amore per il cavallo, ma è soprattutto una questione di relazioni. In una società ultra competitiva come la Cina, il cavallo diventa un segno distintivo, uno status symbol, anche per gli esponenti delle famiglie più potenti e benestanti. Il cavallo rappresenta più aspetti:investimenti, viaggi, tempo libero, attività sociali. Più che uno sport è una esperienza. Ne abbiamo parlato con il piemontese Matteo Zoja, istruttore di 2o livello discipline olimpiche, allevatore, addestratore di giovani cavalli, cavaliere di completo e salto ad ostacoli , nome legato negli ultimi anni a doppio filo, al cavallo italiano Dante di Almaterra. Da alcuni mesi Matteo è in Cina per lavorare in ambito equestre, sta mettendo a servizio le proprie competenze tecniche umane e culturali per sviluppare le nuova passione della terra del dragone, in una zona precisa di quell'immenso territorio. SHANGAI. Tra un volo e l 'altro, abbiamo raccolto la testimonianza del nostro amico cavaliere ed istruttore. Come è nata questa proposta? In cosa consiste l'incarico tecnico, dove ti trovi ed operi? "L’idea è nata dal fatto che da luglio 2023, non sono più l’istruttore dei tulipani Asd, in Piemonte, e da luglio di quest’anno, avendo la proprietà deciso di chiudere la scuderia, presso la quale operavo, ero alla ricerca di un nuovo incarico e mi è stato proposto di andare in Cina. Sono andato a fine gennaio a vedere la scuderia e a definire quello che sarebbe stato il mio incarico e a fine febbraio sono partito. Sono istruttore e cavaliere presso il Qingyun equestrian club a Shanghai. Mi occupo di seguire tutti i cavalli degli allievi che, per motivi scolastici, vengono a montare soltanto il weekend. Per me, che arrivo da scuole con impostazioni “rigide”, la Cina è una nuova sfida" Che tipo di cavalli hai trovato? Livello, tipo di gestione della scuderia e team organizzativo? A che punto sono arrivati? "Il livello dei cavalli è molto buono. Arrivano tutti dall’Europa perché in Cina, non hanno allevamento. I soggetti sono solo da lavorare per renderli un po’ più “classici” perché la loro scuola non ha un livello alto. Si affidano molto a noi europei, padri della cultura equestre, infatti ho trovato, in concorso, altri colleghi provenienti dalla Spagna, Olanda e Belgio. Lo staff in scuderia è formato da due tipi di Groom : ci sono quelli che fanno i box e quelli che si occupano dei cavalli. Con i primi nn ho molto rapporto mentre con i secondi trascorro molto tempo per via del fatto che condividiamo i cavalli da lavorare. A parte le difficoltà con la lingua perché nn parlano inglese, cerco di insegnare loro il mestiere vero e soprattutto l’essere più meticolosi e attenti ai dettagli. Gli allievi che seguo sono bravi e hanno molta voglia di imparare. Ascoltano molto e cercano di capire e riproporre quello che ho voglia e desiderio di insegnargli. Loro parlano tutti inglese. Quello che ho potuto capire è che hanno voglia, sono economicamente forti ma non hanno le competenze perché sono all'inizio, con uno sport che non gli appartiene ma che hanno desiderio di importare" Photo courtesy Matteo Zoja

lunedì 8 aprile 2024

IN VISITA, IN GERMANIA, AL MASTER D'ECCELLENZA, MICHELE BETTI

Una valigia di racconti in 300 km: IL VIAGGIO SIMBOLICO NEL VIAGGIO REALE. IN VISITA, IN GERMANIA, AL MASTER D'ECCELLENZA, MICHELE BETTI. di Giulia Iannone
Atterrati da Roma a Dusseldorf, comincia PER ME ,un viaggio apparentemente normale. Il pilota d eccezione ovvero la guida speciale al volante è Michele Betti, abituato a fare da coach, Ct, chef de equipe .....insomma a guidare, condurre, trainare squadre, atleti, allievi, binomi, ( sembra anche che le macchine siano la sua seconda passione dopo i cavalli). Siamo alla ricerca di un cavallo. Lo spostamento concreto tra Dusseldorf e la regione della Renania diventa spontaneamente una conversazione a 4 occhi, ( in genere parliamo da anni solo al telefono, ma il dialogo fluisce come se ci conoscessimo da sempre, grazie all'empatia equestre) fatta di ricordi, aneddoti del completo italiano, di figure e volti di ieri e di oggi della nostra storia equestre, di nuovi studi nel settore del dressage, con grandi cavalieri e tecnici del dressage nella sua patria d' origine, di studio di termini precisi nella lingua madre della nobile disciplina. Dopo la scoperta, grazie a Michele, qualche anno fa, del guru delle squadre Julio Velasco, lo storico Ct mi invita ad approfondire la figura di Tristan Tucher, il cavaliere speciale fondatore del TRT METHOD, il cui brocardo del sistema recita, " i'm not teaching you how to control your horse, but how to understand him". Tristan è l'uomo, tra l 'altro, che ha lavorato ed addestrato perfettamente 26 figli di Jazz, una linea di sangue molto calda ed elettrica da dressage, e chi è del settore sa esattamente di che tipo di cavalli di sangue si tratti. La possibilità di avere al proprio fianco Michele in campo, è speciale. Si tratta di un coach e tecnico che sa entrare in punta di piedi nell' identità e personalità equestre che ognuno di noi preferisce, esprime, e porta dentro. Una grande discrezione e gentilezza, nel dare consigli e confermare intuizioni, partecipando tra le sfumature del sentire equestre di un altro da sostenere e valorizzare, non da mettere in crisi. Sembra usi, anche con le persone, il trt method, per entrare in confidenza ed ottenere la fiducia e la stima spontanea e quindi libera da parte dell'allievo, che non si sente controllato. IL VIAGGIO NEL VIAGGIO Un itinerario parallelo, accanto a quello materiale su strada, che sa lasciare ed ispirare con impronte fluorescenti sull' anima e nella mente, meglio di tante lezioni standardizzate e accademiche che lasciano il passo, quando la materia esce dallo schema, dal rigo, dalla carta, e dallo schermo del web, e ti passa tra le mani, anzi tra le redini, a sondare equilibrio presente e nel progettare ed ideare con strategie e tecniche equestri, il fiorire ed il nascere di un nuovo sentire, quello più giusto per il binomio, con la giusta top line, con il giusto assetto, con la giusta connection e tutto compare magicamente e senza sforzo, nel rispetto di personalità danzanti umane ed equestri. Una sensazione davvero incantevole senza sforzo e senza contrasto. IL NOSTOS DURANTE L'ITINERARIO Nell'anno olimpico di Parigi 2024, è commovente poter trarre spunto ed ispirazione anche dalle vicende di tante olimpiadi cui Betti ha partecipato come Ct, trascorse in tanti altri paesi, ormai storia, ormai anche emblema di gesta e cavalieri che ci sono tanto cari, oggi maturi, alcuni istruttori a loro volta, passando soprattutto per i veri protagonisti, i cavalli mito del completo, pegaso alati simili a guerrieri e coraggiosi artefici delle imprese dei loro cavalieri, in nome del tricolore azzurro. Questo passaggio innalza la soglia del racconto e della partecipazione emotiva a queste che non sono solo storie , ma momenti di vita oltre la tecnica. Cavalieri campioni, vigorosi, combattenti per un sogno oltre il limite, verso il sacro fuoco della fiamma olimpica, rinforza il sapore dell'idea. Secondo un celebre aforisma cinese “chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita”, e così ognuno di noi, come un novello Ulisse, infatti rientra nella sua terra con un bagaglio carico di esperienze, di avventure e disavventure che non hanno fatto altro che accrescere le proprie capacità intellettive e migliorare le qualità morali, umane e sicuramente tecniche, nel raggiungimento dello scopo che ci si era prefissi. Ma se la meta non è ancora raggiunta, e continua la ricerca , la tensione ed il desiderio di poter andare oltre verso l' agognato risultato, resta un carico eccezionale di valori e riferimenti preziosissimi. LA SINTESI E GLI SPUNTI DI RIFLESSIONE La tenacia, l'astuzia, l'audacia, l'abilità delle personalità citate ma soprattutto di chi racconta, ovvero Michele Betti, nel sapere trovare le parole giuste ed i giusti aneddoti da citare, innalza il valore degli spunti e delle scintille lasciate. La metafora di un itinerario aiuta la visione di mondi paralleli ed alternativi, la Germania e l 'Olanda ad esempio, in cui egli vive e si confronta lavorativamemte e culturalmente, ormai da 15 anni, pur.sempre da italiano nella sua integrità e spirito autentico, diversi ambienti e culture patria del cavallo, ci aiuta a conoscere attraverso l' altrui metodo ed il diverso sistema, noi stessi, il nostro.humus culturale ed il nostro modo più solare di vivere il cavallo, le proprie possibilità espressive. Un modo quindi per ripensarsi, confrontarsi, ed ispirarsi. È il cambiamento del punto di vista che può aprire nuove porte alla conoscenza e aiutare a trovare soluzioni prima insperate. È stato un bellissimo itinerario, con ancora la meta lontana, in questo aprile tra sole, pioggia arcobaleni teutonici e romani, a base anche di fortuiti incontri a base di cucina greca ( avendo parlato tanto delle Olimpoadi di Atene, evidentemente il caso ci ha messo su strada un ristorante greco), italiana egiziana mancata, con il mito della Germania equestre nel cuore, ed il nostro bel paese nella mente e nello spirito. Tutte le Photo sono di Giulia iannone, gentilmente concesse da Michele Betti, che ringraziamo.

lunedì 2 ottobre 2023

COL CUORE DI MURISENGHI

IL PSI DI DARIA CAMILLA FANTONI IN CARRIERA TRA DRESSAGE E COMPLETO INTERVISTA A CURA DI GIULIA IANNONE Tra i cavalli di 4 anni al campionato italiano, ci ha colpito il terzo classificato, premiato con la medaglia di bronzo. Si tratta di un purosangue italiano, allevato e di proprietà di una "certa"Daria Camilla Fantoni, nome altisonante della storia Del dressage italiano, uno degli atleti fondatori di questa disciplina nel nostro paese. Noi l'abbiamo contattata al telefono, per saperne di più e poter conoscere il feedback di questo cavallo, medaglia al campionato italiano 4 anni. Daria, ci racconti del piccolo Murisenghi, carattere e caratteristiche di questo baio psi? Come nasce l'idea di farlo esordire in dressage e non in pista? " Il cavallo non ha mai corso. L'ho portato a casa dall'ippodromo. Mi è sempre piaciuto, ha un carattere meraviglioso, disponibile, intelligente, pronto all'apprendimento. Per questo motivo ho deciso di affidarlo a Martina Marten Canavesio ( ex allieva di Daria, oggi amazzone dedita principalmente alla disciplina del concorso completo,ndr) e Nagy Attila ( addestratore e cavaliere ungherese,ndr). Avevo intuito che potesse essere un buon cavallo per saltare e per effettuare il lavoro in piano, avendo messo in evidenza dei bei movimenti naturali. " Dicci meglio di questo piccolo baio, che con disinvoltura si è collocato degnamente dietro a due soggetti dell'allevamento del castegno? " Murisenghi porta il nome di una località del Piemonte, poco distante dalla mia tenuta. Il baio psi mostra chiaramente tre bellissime andature spontanee di base, per avere solo 4 anni di età, ma soprattutto ha tantissima cavalcabilitá, che è la dote più importante per la sua crescita futura e poi è dotato di una testa splendida, come tutti i figli di suo padre, lo Stallone Avabin. Un padre dotato di bel modello, equilibrio e tenuta mentale molto forte ed un grandissimo cuore. Il velocista Avabin è stato eletto miglior sprinter dei 3 anni in Italia con la sua affermazione nel Cittá di Napoli , sui 1000 metri secchi, per questa affermazione gli è stato attribuito l'appellativo di Re di Napoli. Ha vinto tutto quello che poteva vincere su 1000 e 1100 metri." Purosangue e dressage, tu non sei nuova per questo connubio. Che lavoro ha ricevuto all'inizio? " Il cavallo è stato domato in Ungheria, perché la madre, sempre italiana, l'avevo mandata in Ungheria per farla coprire di nuovo da Avabin, perché il mio stallone è stato 1 anno in terra magiara. Cosi ho deciso di portare a casa questo cavallo, che è italiano, comunque, a circa 2 anni di età. L'ho portato a casa da me, l'ho fatto castrare, ed il cavallo un pó andava in paddock, un pó veniva montato, e piano piano prendeva condizione muscolare. Poi un giorno ho deciso di mandarlo da Attila per farlo montare a Martina, perché sentivo in cuor mio, che questo cavallo, grazie al suo carattere eccezionale, avrebbe potuto fare davvero molto. Sai, penso che nei cavalli, come negli uomini, il buon carattere sia una dote eccezionale, fondamentale, utilissima per l'apprendimento ma anche per la buona riuscita espressiva di un cavallo ed anche di un essere umano. Il lavoro è iniziato per scherzo, per gioco, cavalcabilitá eccezionale e piano piano Martina se n'è innamorata, fino a confidarmi di non aver mai montato un cavallo così. Poi ha iniziato ad uscire in gara, il cavallo salta bene, non guarda niente, ha solo paura di qualche cavallo che gli arriva addosso eventualmente, sai come può succedere nei campi prova. Allora lui ha un pó di timore, ma ha tantissimo cuore, come il padre." Nella tua carriera di dressagista cosa ha rappresentato il Purosangue? "Il mio primo cavallo è stato questo My Lord che si chiamava in origine KonigWalzer, che ho comprato da Fausto Puccini per imparare il dressage, perché il cavallo era a livello Gran Prix, Grand Prix Special, ed è stato per me un grandissimo maestro. Aveva 19 anni, ho gareggiato con lui fino a 21 anni, era ancora pimpante, brillante, fantastico, e nel suo sangue scorreva anche il sangue del grande Nearco, ma nato in Germania. L'altro Purosangue della mia vita e carriera, è stato Bombay, anche lui di ottima genealogia, nato in Svezia, anche lui di una certa età ma a livello neanche Saint George, perché non aveva cambi di galoppo, ma siamo arrivati fino a Gp, Gp Special, anche lui dotato di grande cuore. Era un Purosangue inglese che avevo acquistato perché si era fatto male al ditino, ed è arrivato dalla terra svedese per accompagnarmi in gara. Cosi è andata con i miei Purosangue da dressage" Secondo te, questo cavallo, che messaggio può dare al dressage moderno? "Può insegnare che il cavallo buono non ha colore, non ha sesso, non ha razza. È buono e basta" Prossimi impegni agonistici del piccolo Murisenghi? " Parteciperà a Roma, a Montelibretti, alla finale del cavallo Italia dei 4 anni per la disciplina del completo. Infatti il cavallo non é stato selezionato solo per il dressage, ma anche per il completo. " ** le foto ci sono state fornite da Daria Camilla Fantoni e Martina Marten Canavesio . Ringraziamo anche sassofotografie, autore di alcune di esse, che riconosciamo in firma

giovedì 21 settembre 2023

A VOLTE I SOGNI SI AVVERANO

A VOLTE I SOGNI SI AVVERANO IL VICE CAMPIONE D EUROPA JUNIOR DI COMPLETO È ITALIANO. SI CHIAMA LEOPOLDO PETRINI e MONTA EMERLAD JONNY DI GIULIA IANNONE Leopoldo Petrini è immortalato negli scatti d'eccezione di Massimo Argenziano, che ringraziamo.
Per noi, Leopoldo e Jonny , sono la rivelazione di questo campionato d'Europa svoltosi in Italia. Al collo un argento europeo che ha tutta la sembianza di una medaglia silenziosa, riservata, gentile, introversa, ed appassionata di chi ha visto avverarsi un piccolo sogno, costruito col lavoro, l'impegno, il sacrificio, l'educazione. Leggete cosa ci ha detto l' azzurro che viene dal Piemonte, oggi vice campione d'Europa junior. Presentati a livello equestre, dicci anche dove ti alleni e chi sono i tuoi istruttori e tecnici?. "Mi sono avvicinato all’equitazione in modo casuale. Una domenica autunnale il Cav. Alberto Bolaffi mi ha invitato, con papà e mamma al Quadrifoglio, un luogo meraviglioso dove è impossibile per chiunque non innamorarsi dei cavalli. Così successe anche a me. Avevo cinque anni e nessuno della mia famiglia aveva mai montato a cavallo. Lì ho incontrato la mia istruttrice Anita Calafiore che da allora continua a occuparsi della mia crescita. Oggi, insieme a lei, mi seguono i tecnici della Federazione che accompagnano il team Italia: Jacopo Comelli e Zilla Pearse." Ti aspettavi di tornare a casa con al collo un argento europeo? "Partecipare al Campionato Europeo era il mio obbiettivo; pensare di andare a podio era un sogno: a volte i sogni si avverano...." Come ti sei preparato per questo evento agonistico così importante? "Forte della vittoria del titolo italiano, volevo dimostrare che ero pronto a far bene in questo contesto e l’unico modo è stato abbinare un intenso lavoro a cavallo a una buona preparazione atletica. Con i tecnici e la mia istruttrice abbiamo preparato un calendario gare e allenamenti che potessero migliorarmi in particolare in “piano”. Specialmente al nostro livello il dressage è la prova che determina quasi sempre la classifica finale; nelle altre prove puoi solo perdere la gara. Nella categoria degli junior la differenza d'esperienza dei singoli cavalieri è molto ampia sia in termine di numero di gare disputate sia in termine di difficoltà. La classifica di quest'anno ne è la prova. Come anticipavo, ho curato molto la mia parte atletica con un programma strutturato e costante abbinando la corsa a specifici esercizi in palestra. Tenere otto minuti di cross senza andare in affanno aiuta a essere reattivo e lucido nelle decisioni, soprattutto in caso di imprevisto." Raccontaci, in breve, le fasi di questo campionato europeo, come è andato il tuo dressage, il cross e la prova di concorso. Di quale sei più soddisfatto? "Sono entrato in "rettangolo" nella prima giornata, il dressage era diviso in due giorni, consapevole di poter fare bene e confidando sull'aiuto di Jonny. Facciamo binomio solo da gennaio e abbiamo ancora qualche piccola incomprensione. Il punteggio ottenuto è stato il mio secondo miglior risultato da quando monto in completo e non poteva esserci momento migliore. Il difficile è arrivato dopo: dovevo difendere la posizione e non avevo margine di errore. Il cross era lungo e tecnico, in particolare la combinazione 14. La mia gara del cross è iniziata con qualche preoccupazione: l'atleta prima di me è caduto e io sono stato fermato a due secondi dal via; ma dopo un stop tecnico sono ripartito recuperando concentrazione e da subito con un buon galoppo finendo netto nel tempo. Domenica l’ultima prova: in scuderia alle ore 6.30 vista alle ore 8 e concorso alle ore 11. Entro in campo per penultimo e confermo la medaglia con un percorso netto. Scaricata la tensione una grande festa con tanti amici." Quale è la prova che ti piace e che ti diverte di più? "Il Cross. E' la prova più spettacolare, divertente e caratteristica della specialità del completo. Ha la particolarità di essere uno "spartiacque": un errore e sei fuori gara. Molto impegnativa anche nella preparazione; il percorso tendenzialmente lo vedo quattro/cinque volte e poi vado a rivedermi le combinazioni il giorno della gara. Dallo sci alpino mi sono portato la tecnica di ripercorrere mentalmente il giro concentrandomi su ogni singolo salto come se fossi in gara." Che significa per te gareggiare ad un europeo difendendo i colori del tuo paese. "Appartenere al Team Italia è un onore. Partecipare a un Europeo in Italia è una ulteriore motivazione per fare bene. Portare i colori azzurri amplifica il risultato e questo deve sempre essere elemento di motivazione." Emerald Jonny, parlaci di lui. Che cavallo è, pregi, difetti, carattere, punti di forza. "Jonny è un super eroe. Mi da sicurezza e mi aiuta ed è sempre pronto a fidarsi di me quando magari non siamo totalmente d'accordo. E' un cavallo molto regolare nelle tre specialità, un po' più difficile in dressage, ma con grandi potenzialità, un fenomeno in campagna e in concorso." Come lo hai trovato? Sappiamo che prima era montato da Susanna Bordone, quindi è un cavallo importante. Ti sei trovato subito bene in sella o hai dovuto lavorarci molto? "La fortuna è stata aver trovato Jonny in Italia e aver avuto la possibilità di conoscere personalmente Susanna. L'inizio non è stato facile, anzi direi complicato. Durante la prima prova in concorso ne sono uscito un po' demoralizzato, pensavo che le qualità di Jonny fossero impossibili per essere gestite da me. Ho riprovato e poi ho montato qualche tempo con Susanna che con una grande dedizione mi ha dato i migliori consigli per interpretarlo. L'attenzione e la passione che una campionessa come Susanna mi ha dedicato spero possano essere state in parte ricambiate da questo successo." Adesso che programmi equestri hai per il dopo argento europeo? "Un po' di riposo per i Cavalli e un buon inizio di scuola per me. La prossima settimana con la mia istruttrice valuteremo se chiudere la stagione con ancora un completo o pensare a qualche concorso per poi iniziare la preparazione per la prossima stagione." Si torna a lavoro...e su cosa si lavora? "Lavorerò ancora per migliorare il dressage. Aumenterò le difficoltà tecniche e le altezze in concorso." Il ricordo più bello dal campionato europeo è? Il boato del pubblico alla ricezione dell'ultimo salto. Io e Jonny siamo Argento ai campionati d’Europa! "Campionato a cui hanno partecipato i migliori atleti in rappresentanza di tutte le squadre più titolate.... Ne ho un secondo: la medaglia d'oro dei miei amici e compagni young rider!"

martedì 30 maggio 2023

NAGANO DEL FONTANILE, CAVALLO ESPLOSIVO E DI BUON CUORE

Da Verona a Piazza di Siena
NAGANO DEL FONTANILE TRA I MIGLIORI 12 CAVALLI ITALIANI DI 6 ANNI. LE IMPRESSIONI POST GARA, DEL SUO CAVALIERE, MARCO CIUCCI. Intervista di Giulia Iannone Nagano del Fontanile ( da Ogano sitte x Nonstopville del fontanile) giunse 5o assoluto alla finale di Verona del salto in libertà,nel 2020. Poi, come è arrivato sotto la sua sella ? " Grazie alla mia grande amicizia con il suo allevatore e proprietario, Michele Bianchi. Ormai è trascorso più di 1 anno da quando mi ha contattato, ma in passato avevo già montato diversi suoi puledri. Serviva un cavaliere fidato ed in linea con il mood dell'allevamento per portare avanti i nuovi soggetti selezionati per la disciplina del salto ad ostacoli. La collaborazione, come detto, ha già un anno di vita, e ci sono già in archivio successi e tante emozioni positive, che ci proiettano nel futuro " Dove si allena con Nagano? "Il cavallo vive e si allena nel suo luogo di origine, l'allevamento del fontanile, sono io che mi reco in allevamento 2 o 3 volte alla settimana per effettuare i training di salto. Poi a volte, se necessario, lo porto nella mia scuderia per qualche training extra . Durante la settimana viene gestito alla grande dal team dell' allevamento del fontanile." Come ha preparato il cavallo in questi anni e nello specifico come si è preparato in vista del prestigioso appuntamento romano? " Ho cercato di migliorare la cavalcabilitá di questo soggetto, che all'inizio era molto per aria, pur facendo intuire grandi potenzialità atletiche. Ho cercato di migliorare la galoppata, che è per natura bella e distinta, ma troppo esplosiva. Sto cercando di insegnargli a muovere il corpo con più naturalezza e meno irruenza. Tanti esercizi, percorsi all'insegna della fluidità. In un anno e mezzo, sta sviluppando questo concetto:galoppare con più naturalezza verso i salti. Per l'appuntamento capitolino, il training è stato molto semplice, basato essenzialmente su un esercizio e su un percorso fatto a distanza di qualche giorno. Nulla di particolare. Quando si ha tra le mani un cavallo così buono, la natura interiore fa da sé. Tu devi solo cercare di mettere questi cavalli sulla strada buona " Nagano, proviene dell'allevamento del fontanile di Michele Bianchi. Come era stato addestrato il cavallo? "Il lavoro di base, è stato svolto sul cavallo in maniera eccellente. Non avendo il cavallo da me in scuderia ogni giorno, mi affido al team dell'allevamento, per il lavoro di condizione e lo sviluppo della parte atletica. Il lavoro è vario e su terreni diversi, e questo mi ha aiutato per esempio nell'affrontare l'ovale erboso di Piazza di Siena. Quando si sale su questo cavallo, si sente subito che il cavallo è molto lavorato e sa fare molto. Presenta una grande plasticità in piano. Ogni tanto va messo un pó agli ordini perché ha tanto sangue" Ci descriva questo baio italiano:carattere, morfologia, mezzi, pregi e difetti. " Per me è stato amore a prima vista per Nagano. Esuberante, volenteroso propositivo, deciso, forte in tutte le sue imprese. Non sembra mai stanco. Più lo monti e più trova condizione e risorse. Un salto stra esplosivo, a volte anche troppo. Ho sempre cercato di renderlo più normale. Vorrei insegnargli a risparmiarsi di più, a non sprecarsi in parabola. È un cavallo sicuro, coraggioso, anche se cambia campo, sembrava che sull'ovale ci fosse già stato. Un caratterino focoso, ma buono. Lui non ha mai fatto cattiverie, era solo troppo esuberante e pieno di forza mal impiegata" Si aspettava di arrivare a Piazza di Siena e poi di entrare nella finale dedicata ai migliori 12? " Noi non avevamo preventivato questo appuntamento agonistico. Al Toscana tour il cavallo è andato molto bene, ma pensavo fosse ancora troppo indietro per un evento del genere. Il clic vero, a mio sentire, è avvenuto al talent giovani cavalli della Macchiarella, dove ha chiuso un giorno con doppio netto, e poi con un piccolo errore nel gran premio 6 anni. Poi...ho sperato sinceramente, che potesse entrare a Piazza di Siena. Per me ogni gara è una prova, ed invece mi accorgo che cresce ogni volta di più. E così è stato possibile qualificarlo per la finale. Oggi rimane un pizzico di amaro in bocca per il piccolo errore sul largo di uscita. In genere è più in avanti sul salto. Oggi era diverso, avrei dovuto mettere ancora un pó di gamba. Ma ha saltato bene, con qualità e senza preoccupazioni. Noi abbiamo solo seguito il cavallo mano mano. Non abbiamo preparato nulla ed è venuto tutto molto bene." Facciamo un bilancio dopo Roma? "Molto positivo. Nagano ha guidato tutti noi e vediamo dove ci vuole portare. Io ho solo cambiato, "per strada" una imboccatura per regolare l'avvicinamento al salto e lui è stato d accordo" Pensate a Lanaken? " Sicuramente pensiamo a Lanaken e a fare delle finali Masaf nel migliore dei modi. È uscito il discorso a modi battuta. Con l'allevatore non ci sono pressioni, procediamo giorno per giorno. Desideriamo concludere la stagione nel migliore dei modi, e nel rispetto delle esigenze e dei tempi di Nagano. Vogliamo vedere il cavallo man mano cosa ci dice " Il futuro di Nagano sarà ancora legato a lei o si pensa idealmente ad una vendita di rilievo? " Al momento no. Il cavallo è stato chiesto più e più volte. Recentemente, si è avvicinata una amazzone tedesca al Toscana tour, ma Michele Bianchi, vorrebbe portare avanti il figlio di Ogano Sitte, perché crede nel suo talento, come ci credo io. L'allevatore mi ha rassicurato anche a metà stagione, dicendomi di montare Nagano con serenità e calma, come fosse il mio, con la richiesta di portarlo avanti senza pressioni o limiti. Bianchi ha anche pensato, a carriera inoltrata del baio brillante, di farlo montare alla propria figlia, in fase junior o yrider. Adesso la ragazza è piccola, monta i pony! Quindi credo che sarà in scuderia da lui ancora per molto, parte della propria famiglia. In realtà come molti dei cavalli che alleva Michele Bianchi!" Vuole aggiungere ancora un pensiero? " vorrei ringraziare in primis Michele Bianchi, che da amico di vecchia data, mi ha permesso di rientrare in questo progetto stimolante, duraturo ed affascinante. Lo ringrazio in nome della stima reciproca. Ringrazio tutto il team dell'allevamento del fontanile : il maniscalco Daniele, il veterinario Carlo Tardella, i groom Gudu, Ratzu e Clara". PHOTO COURTESY MARCO CIUCCI. NAGANO A PIAZZA DI SIENA

giovedì 22 settembre 2022

UNO STAND AI WEG 2022 EVENTING AN DRIVING. ALICE FORCUCCI ESPONE

L'INCONTRO UNO STAND AI WEG 2022 EVENTING AND DRIVING ALICE FORCUCCI E LA SELLERIA CAROSI ESPONGONO AL MONDIALE
Abbiamo incontrato Alice Forcucci, appassionata di equitazione nonché giovane imprenditrice, titolare della "nuova" Selleria Carosi, durante i Weg 2022 dei Pratoni del Vivaro, durante la fase del concorso completo. Sempre sorridente, entusiasta, piena di fantasia e buon umore, ci ha accolto nel suo stand con la solita simpatia e gentilezza, e con l 'occasione abbiamo scambiato 4 chiacchiere. Ecco cosa ci ha raccontato nell'occasione... Di Giulia Iannone . Come è nata l'idea di affittare uno stand ai weg 2022 eventing e driving?* "Ho approfittato dell'iniziativa di Lazio Innova per lo sviluppo economico. Sinceramente non avrei mai immaginato di poter essere presente come selleria ai mondiali di equitazione e quando ho saputo di questa opportunità non ho potuto lasciarmela sfuggire. Dove si trova la tua selleria e come si chiama, da quanto tempo la gestisci e che peculiarità ha?* "La mia selleria si trova a Sacrofano, un paesino appena a nord di Roma, si chiama Amali srl, ed è l'ex Selleria Carosi, che abbiamo rilevato, assieme a mia madre, nel 2019. Offriamo una vasta gamma di prodotti sia per la monta inglese che per la monta americana, e abbiamo mantenuto anche un angolo di abbigliamento ed accessori moda. La Selleria Amali vuole essere soprattutto un luogo di incontro e di scambio per appassionati del settore, e per chi desidera avvicinarsi a questo mondo." Credo non sia stato semplice organizzare ed allestire. Raccontaci le tue giornate come sono mutate per tenere testa a tale impegno stimolante ma impegnativo. "L' organizzazione di un evento di questa portata non è facile, soprattutto considerando che abbiamo avuto dei tempi molto stretti, ma fortunatamente ho avuto il supporto di molte persone a cui sono davvero grata. Ovviamente essendo noi solo in due in negozio abbiamo dovuto dividerci e il lavoro è raddoppiato, ma gli sforzi e l'impegno sono stati assolutamente ripagati. Come è stata l'attività nel piccolo villaggio commerciale weg, a parte la polvere dei pratoni che è entrata ovunque? *Hai incontrato un pubblico variegato e stravagante da tutto il mondo? Segnalaci qualcuno che ti ha colpito particolarmente e cosa cercava nel tuo stand?*
"Polvere tanta, ma della terra toccata da campioni internazionali in fondo! Ho incontrato moltissime persone provenienti da ogni parte del mondo, ma la persona che mi ha colpito di più è stato un trainer di New York che prepara i cavalli con approccio olistico. Un artista dall'abbigliamento stravagante, che applica con successo, anche lo yoga all'addestramento equestre. Non cercava qualcosa in particolare e credo sia entrato per curiosità, ha poi preso una giacca per la moglie, ma soprattutto abbiamo avuto un piacevole scambio di opinioni ed informazioni. Anche l'interazione con gli altri exhibitors è stata piuttosto stimolante." Ti sei divertita?* "Mi sono divertita. Molto. È sempre entusiasmante condividere una passione. È stato anche emozionante ritrovare persone che non vedevo da anni." Alice Forcucci, parlaci di te, presentati in breve e dicci cosa ti lega ai cavalli e perché?* "Non amo molto parlare di me. Sono cresciuta in mezzo agli animali, compresi i cavalli, e con loro mi sono sempre sentita a casa." Dall'equitazione per passione, alla gestione di un negozio di articoli equestri, passando per una non breve parentesi, che ti stava un pó stretta, come commessa da decathlon sempre nel reparto equitazione. Come è andata questa avventura che ti ha portato fino a questo punto?* "Mi sono trovata a lavorare da Decathlon, per caso. Doveva essere una parentesi estiva che si è poi trasformata in una lunga storia di 11 anni. Essendo appassionata di sport e di natura, sono stata sempre parte del reparto equitazione. Ho conosciuto moltissime persone interessanti e fatto tanta esperienza. Col tempo, ho iniziato a non sentirmi più al mio posto, e ho deciso di andare via. Nel frattempo, stava chiudendo la storica Selleria Carosi, e così io e mia madre, abbiamo iniziato questa avventura." Sei riuscita a vedere qcosa del weg eventing ? cosa ti è piaciuto di più di questa fase concorso completo e cosa invece un pochino meno?* "Purtroppo non ho potuto seguire le gare, ma ho sentito un tifo caloroso e ricevuto notizie dai visitatori dello stand. Ho anche intravisto qualche passaggio del cross, sempre molto emozionante per me, e intravisto i Lancieri di Montebello, in preparazione per il Carosello. Non avendo potuto seguirlo molto, non posso dire di più sul WEG eventing ma posso testimoniare la presenza di un pubblico numeroso ed entusiasta."